Siamo al secondo appuntamento di questa carrellata di sconfitte Europee. Oggi andiamo a ritroso di 4 anni rispetto al primo appuntamento, parlando di Euro2012.
La Nazionale Italiana di Calcio di Prandelli in questo Europeo di Polonia e Ucraina inizia zoppicante come al solito, inanellando due pareggi. Prima contro la Spagna, campione del mondo e campione d’Europa in carica, e dopo contro la prestante Croazia di Mandzukic & Co.
Vincendo la terza partita però ci si assicura un posto ai quarti dove incontriamo l’Inghilterra. La sfortuna è dalla nostra parte perché come i nostri amici dell’ELA (English Lose Association) potrebbero confermare, in quanto a sconfitte, specie se ai rigori, sono molto più dotati di noi.
Difatti riusciamo a batterli. Ai rigori. Con cucchiaio, questa volta riuscito, di Andrea Pirlo che spiazza e fa abbassare la cresta al portiere inglese, noto sosia di James Van Der Beek. Purtroppo c’è sempre un perdente più perdente di te.
Così come in semifinale contro la Germania, purtroppo non c’è storia. Battiamo i crucchi in scioltezza 2-1, come è giusto che sia e come avverrà almeno fino al 2016. Supergol di Balotelli che decide di far vedere i suoi pettorali in eurovisione. Hybris non ti temo. Sembra tutto perfetto. La nostra cavalcata potrebbe concludersi alla grande incontrando, di nuovo, la Spagna in finale.
Sembra tutto perfetto, difatti non lo è. In finale la lose ce la fa pagare, con gli interessi. Molti interessi.
Dopo 14’ siamo già sotto di 1 gol, ed andiamo al riposo sul 2-0. Nel secondo tempo nemmeno ci proviamo e verso la fine incassiamo altri due gol. 4-0 e tutti a casa. Una delle peggiori sconfitte in una finale nella storia degli Europei di calcio. Balotelli ed i suoi pettorali, non pervenuti.
Ora la questione è: meglio perdere una finale 4-0 in una partita senza storia, oppure perdere all’ultimo secondo come avvenne nel 2000? Il dibattito è aperto.
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4 pensieri riguardo “Storie di Lose – La grande sconfitta, ovvero come la lose te la fa pagare con gli interessi”