Continuiamo oggi la nostra carrellata di sconfitte europee, nella rubrica “Storie di Lose”.
In uno dei post precedenti, abbiamo già parlato della nostra bellissima eliminazione ad Euro 2004, condita dal biscotto nordico che Danimarca e Svezia ci riservarono e dell’inutile gol all’ultimo minuto di Cassano. Ebbene, 8 anni prima i nostri furono protagonisti di una simile anche se meno rocambolesca avventura. Niente succede per caso difatti ci sono voluti 8 anni di attento studio e perfezionamento per arrivare a quel capolavoro del 2004.
In questo europeo inglese del 1996, il girone era di quelli belli facili: Italia, Germania, Repubblica Ceca e Russia. Stranamente, ma come spesso ci accade, il torneo sembra partire bene: con una doppietta di Casiraghi liquidiamo 2-1 la Russia all’esordio.
Poi però ci dimentichiamo di essere forti e nella migliore tradizione Sacchiana, ci complichiamo la vita da soli inchinandoci 2-1 davanti alla Repubblica Ceca di Nedved. Partita molla come solo noi sappiamo fare.
A questo punto per passare il turno, ci servirebbe vincere contro la Germania nell’ultimo scontro del girone all’Old Trafford di Manchester. Germania, va detto, già certa del passaggio del turno e che non ci ha mai battuto in gare ufficiali.
Dovrebbe essere una passeggiata e la partita infatti inizia nel migliori dei modi. Dopo 11 minuti c’è un rigore nettissimo per i nostri. La fortuna di Sacchi torna forse a sorridere?
E invece no.
Dal dischetto, nella stessa porta che anni dopo condannerà la Juve nella finale di Champions contro il Milan, Zola tira un rigore mollo mollo che in confronto quello di Zaza nel 2016 pare migliore.
Parata facile per Köpke. Il resto della partita si riassume in una serie di attacchi spenti.
Pareggio di 0-0 il risultato finale.
Poi la beffa: da Anfield arriva la notizia che la Russia si è portata dallo 0-2 al 3-2 contro i cechi. Saremmo virtualmente qualificati ma a condannare la squadra di Sacchi arriva il gol del 3-3 di Vladimír Šmicer a due minuti dalla fine.
Siamo fuori.
Nessun biscotto questa volta, nessuna colpa esterna. Abbiamo fatto tutto da soli da bravi portatori sani di lose.
Unica scusante? La Germania di Bierhoff e la Repubblica Ceca di Nedved che ci eliminarono di fatto, si ritrovarono qualche settimana dopo nella finale di Londra. Il golden gol di Bierhoff è storia.
Alla prossima puntata di “Storie di Lose”. E che la mollezza dei rigori ci accompagni sempre.
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