Pagelle al contrario – Italia-Austria EURO 2020

Finalmente. Finalmente una partita dove soffriamo perché, diciamoci la verità, tutta quella sicurezza ed il bel gioco non ci appartengono.

Ecco quindi le pagelle al contrario ufficiali della FIL: noi premiamo chi fa schifo.

DONNARUMMA 4 – Salvato una volta dal dio VAR ed una volta dal sacro stinco di Bonucci, riesce comunque a perdere l’imbattibilità. La parata nel finale che vale la qualificazione rovina tutto. RAGAZZO FORTUNATO.

DI LORENZO 7 – Per larga parte della partita rimane a ciondolare poi si illumina in due episodi: si lascia anticipare da Alaba nell’occasione del gol annullato e poi è il protagonista di una sgroppata di 80 metri palla al piede che avrebbe potuto entrare nella storia del calcio, al pari del gol del secolo di Maradona. Invece no. LE FAREMO SAPERE.

ACERBI 6 – Copre le disattenzioni di Bonucci ma soffre la pressione degli austriaci nel secondo tempo. PASTA SCIAPA.

BONUCCI 5 – Se siamo ai quarti è anche grazie al provvidenziale stinco di quest’uomo. Per il resto soffre le ripartenze degli austriaci. Da vedere come si comporterà con attaccanti più veloci e scattanti. STINCO DI SANTO.

SPINAZZOLA 4 – È l’unico che ci prova. Male ma ci prova. Suo l’assist per Chiesa che sblocca il risultato. Meritato il 4. SI PUÒ FARE DI PIÙ.

JORGINHO 5 – Cerca di disegnare il gioco e di cucirne le trame ma non gli riesce sempre. Nel secondo cala e si spegne, così come il gioco di tutti. SARTO MIOPE.

BARELLA 8 – Preso di mira subito dagli austriaci, si sospetta abbia insultato di nascosto le madri di tutti in calciatori. Si spaventa e ci regala una prestazione opaca come piace a noi. CERBIATTO SPAVENTATO.

VERRATTI 6,5 – Mollo da far infuriare Malesani. Poco ispirato. Potrebbe deluderci poi fa un cross preciso e perfetto per Insigne che spreca tutto. BARCOLLANTE.

BERARDI 8 – Partita stellare. Spreca tutto lo sprecabile. Potrebbe fare il gol della vita: sforbiciata al volo al quasi 90’ che potrebbe di diritto diventare il nuovo simbolo dell figurine Panini. Fortuna che non punge e la cosa diventa quasi comica. Ciliegina sulla torta: esce lui e l’Italia cambia. Coincidenze? FORBICI DALLA PUNTA ARROTONDATA.

IMMOBILE 7 – In omen nomen. Serve altro? IMMOBILE (ok ok questa è proprio scema ma siamo stanchi)

INSIGNE 7,5 – Aveva promesso di non fare più tiri a giro ma non ce l’ha fatta. Poco incisivo in tutta la partita. DISCOLO.

LOCATELLI 7 (dal 67′) – Entra quando ci sarebbe da sporcarsi le mani e non lo fa fino in fondo. SIGNORINO SVOGLIATO.

PESSINA 3 (dal 67’) – Ci sta prendendo sfizio il ragazzino dalla faccia pulita. Non male per uno che sarebbe già dovuto essere in vacanza in Sardegna. PREDESTINATO.

CHIESA 2 (dal 84’) – Entra lui e tutto cambia lì davanti. Come recitava la pubblicità anni 90 con protagonista il padre, Enrico: Chiesa è grinta, forza e movimento. BULL BOYS.

All. MANCINI 5 – Il Mancio ha il merito finalmente di far soffrire gli italiani come è giusto che sia. Dopo 3 partite perfette era anche ora. La nuova tattica di aspettare i supplementari per mettere dentro ragazzini senza tatuaggi che poi segnano e svoltano la partita verrà insegnata a tutti gli aspiranti allenatori. Ci chiediamo quale nuova tattica preparerà per la prossima sfida con un vero avversario e soprattutto come farà a rimanere in camicia e cravatta senza fare una piega. CIUFFO SUDATO.

È tutto per queste pagelle al contrario di questo ottavo di finale dal sapore di Caporetto avariato. Alla prossima e viva la lose. Sempre.

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