Ebbene sì, siamo all’ultima puntata delle statistiche inutili per questo Euro 2020.
Vediamo quindi cosa ci propina il nostro analista di fiducia per ubriacarci di numeri e non farci capire nulla prima della partita di questa sera.
Le due nazionali si sono affrontate per ben 27 volte nella loro storia, tra tornei ed amichevoli. Le sconfitte dell’Italia sono 8, mentre i pareggi sono 9. Vediamo quindi un leggero vantaggio per gli azzurri.
La prima sfida risale addirittura al 1933, l’anno prima che l’Italia vincesse il primo mondiale. Partita finita 1-1. Incredibilmente, per vedere la prima vittoria azzurra bisogna aspettare 40 anni, in un’amichevole del 1973 finita 2-0 per noi. L’ultima sconfitta invece risale ad un’amichevole del 2012, 2-1 per loro. Nonostante tutte queste sfide, Italia-Inghilterra non è assolutamente un grande classico. Vediamo insieme perché.
Fino al 1976 le due nazionali non si sono mai sfidate in una partita che non fosse un’amichevole. Quattro volte abbiamo incontrato la perfida Albione durante i match di qualificazioni ai Mondiali: nel ’76/77 appunto (una vittoria ed una sconfitta per parte), partite valide per la qualificazione ai Mondiali del 1978 e successivamente nel 1997 con una vittoria per 1-0 (proprio a Wembley!) con supergol di Zola, ed il pareggio 0-0 nella partita di ritorno a Roma.
Le sfide nei tornei sono solo 4, caso raro per due nazionali importanti come Italia ed Inghilterra: 2 volte agli Europei e 2 volte ai mondiali. Bilancio largamente in favore dell’Italia che vede la vittoria per 3 volte ed un solo pareggio. In pratica gli inglesi non ci hanno mai battuto in un torneo.
La prima volta fu nel 1980, in una partita del girone del campionato europeo giocato in Italia tra l’altro. Partita finita 1-0 per gli azzurri con gol nel finale di Tardelli.
La sfida successiva fu 10 anni dopo, nel 1990, nella partita più triste del mondiale di Italia 90, valida per il terzo posto. 2-1 al San Nicola di Bari. I gol furono fatti tutti nel secondo tempo da Roberto Baggio, pareggio di Patt e successivo vantaggio di Schillaci su rigore nel finale.
La terza sfida fu ai quarti di finale Euro 2012, contabilizzata come pareggio 0-0, vide l’Italia comunque passare ai rigori. Da ricordare il cucchiaio di Pirlo.
L’ultima sfida infine risale ai Mondiale del Brasile 2014. Prima partita del girone, finita 2-1 per noi. Marchisio, Sturridge e Balotelli i marcatori. Vittoria di un’inutilità assoluta visto che poi venimmo eliminati, insieme agli inglesi bisogna dirlo, da Costa Rica ed Uruguay. Quella è stata comunque una partita spartiacque per la nazionale: ad oggi è difatti l’ultima vittoria in un Mondiale dell’Italia.
Dopo quella, solo lacrime e sangue per noi. L’Inghilterra invece sì è largamente rifatta arrivando in semifinale al mondiale di Russia 2018.
Siccome parliamo di finale è bene anche analizzare questo aspetto molto importante e cioè la percentuale di riuscita di queste due nazionali nelle finali. Iniziamo con gli azzurri: considerando Mondiali ed Europei, abbiamo una percentuale di riuscita del 56%. Vuol dire che abbiamo quasi perso una finale su due. Non male. Non siamo i peggiori ma poco ci manca. Più interessante invece è il bilancio dei soli Europei: questa è la nostra quarta finale, ma per ora ne abbiamo vinto solo uno, nel 1968.
Gli inglesotti invece hanno un record singolare. Hanno una percentuale di riuscita nelle finali del 100%. Infatti nell’unica finale disputata fino ad oggi, i Tre Leoni si portarono a casa il Mondiale. La finale è quella del 1966, giocata a Wembely contro la Germania. Sì avete capito bene, sono ben 55 anni che non partecipano ad una finale.
Qualsiasi inglese sia nato dopo il 1966 non ha mai vissuto l’emozione ed il cagotto che si ha prima di una finale. L’eccitazione palpabile che si vive nelle ore precedenti in tutto il paese. L’unico punto fermo è la regina Elisabetta. Lei era già lì da ben 13 anni e consegnava la coppa ai vincitori.

Sono insomma 55 anni che il calcio aspetta pazientemente di tornare a casa. Chi siamo noi per farlo aspettare ancora?
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