Ebbene sì, la FIL non ha fatto in tempo a pubblicare il primo FILometro della Serie A, che subito il campionato si interrompe per la pausa della nazionale.
Ecco quindi quindi che il nostro analista di fiducia si eccita di nuovo come la scorsa estate durante gli Europei e ci propina un altro episodio di statistiche inutili legata alla nostra nazionale di calcio.
Gli azzurri giocheranno due partite: la prima questa sera contro la Bulgaria. La seconda domenica 5 settembre contro la Svizzera.
Parliamo prima di tutto del primo avversario che ci aspetta, ovvero la Bulgaria. Prima di tutto bisogna notare che ognuno di noi ha un parente un po’ boomer che scambia la bandiera della Bulgaria con quella dell’Italia (invero primato condiviso con altre nazioni quali Irlanda, Costa d’Avorio, Messico ed Ungheria solo per citarne alcune), colpevole solo di avere gli stessi colori della nostra. Già solo per questo motivi i bulgari ci stanno simpatici.
Parlando di risultati calcistici però, i bulgari che erano molto temibili durante gli anni novanta, hanno notevolmente abbassato la loro cresta portando solo risultati modesti negli ultimi 15/20 anni con nessuna partecipazione ai mondiali dopo Francia 98 ed ultima partecipazione ad un Europeo risalente al 2004.
Ed è proprio al 2004 che la magnifica storia di lose italiana si intreccia con la Bulgaria. Ricorderete tutti il biscotto nordico che Svezia e Danimarca ci rifilarono in quell’occasione (ne abbiamo parlato in un passato episodio di “Storie di Lose”). Indovinate contro chi giocavamo l’ultima partita del girone che per poco non perdevamo? Esattamente, contro la Bulgaria.
Tra le altre sfide notabili, da ricordare quella di USA 94 dove affrontammo la Bulgaria niente po’ po’ di meno che nella semifinale di un mondiale. La vittoria azzurra per 2-1 fu solo il preludio alla mitica sconfitta ai rigori contro il Brasile nella finale di Pasadena.
Dopo il 2004 solo sfide valide per qualificazioni ai mondiali o agli europei. Singolare notare che abbiamo sfidato la Bulgaria molto spesso nei giorni di qualificazione: per il mondiale 2010, poi per il mondiale 2014, e poi ancora per euro 2016. I risultati modesti della nazionale italiana in questi tornei, specie i mondiali, sono noti ai più.
Per la cronaca comunque, su un totale di 20 match ufficiali, l’Italia ha perso solo due volte, l’ultima volta in un’amichevole del 1991 tra l’altro. Dopo di allora solo vittorie (11, l’ultima risalente al marzo di quest’anno tra l’altro) e pareggi.
Vittorie e pareggi dal 1991. La statistica è decisamente dalla nostra parte per questa partita dal sapore speciale. Sappiamo tutti infatti che al di là del risultato valido per la qualificazione al mondiale (non scontata soprattutto dopo il 2018), gli occhi di tutti sono proprio puntati sul record di risultati positivi consecutivi che gli azzurri potrebbero eguagliare questa sera.
Esatto: pareggiando o vincendo contro i bulgari l’Italia di Mancini, forte di 27 vittorie e 7 pareggi in 34 incontri passati, potrebbe eguagliare il record assoluto di Spagna e Brasile di 35 partite senza subire sconfitte1.
Il Brasile imbattuto tra il 1993 e il 1996 con un mondiale vinto nel frattempo (sì proprio quel mondiale di USA 94 vinto contro l’Italia) e la Spagna che nel triennio 2007-2009 vinse Euro 2008.
Invero il Mancio ha già battuto un record interno, quello di un mostro sacro quale Pozzo che si era fermato a 30 risultati utili. Ma il Mancio sa benissimo che per entrare nella Storia non basta.
Ricapitolando, nella prima uscita dalla fatidica notte di Wembley del 11 luglio scorso, Mancini e gli azzurri tutti sono chiamati ancora una volta ad un’impresa. Vincere vorrebbe dire entrare nella storia con Spagna e Brasile, con la possibilità di superare le 35 fatidiche partite senza sconfitta già domenica prossima contro la Svizzera, battuta 3-0 a Roma durante lo scorso Europeo tra l’altro. Perdere vorrebbe dire assistere ad una nuova storia di lose da raccontare ai nipoti, fermandosi ad un solo misero risultato dal record.
Riuscirà il nostro eroe a scrivere un’ennesima pagina di storia? Non vediamo l’ora di scoprirlo. Occhi puntati sull’Artemio Franchi di Firenze dalle ore 20:45. La FIL ci sarà.
Note:
1 – Non si contano le sconfitte ai rigori, ma solo vittorie o pareggi raggiunti nei 90 minuti regolamentari o nei 120 minuti dei tempi supplementari.

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