Statistiche inutili – Italia-Lituania, ovvero Golia contro Davide

Stasera, sempre per la qualificazione al Mondiale di Qatar 2022, si gioca Italia-Lituania. Partita che in tempi normali sarebbe bollata come di una noia mortale, quasi da preferire la visione di “Chi l’ha visto?” su Rai 3 in onda allo stesso orario. Ma vediamo perché questa partita potrebbe riservarci delle belle sorprese.

Prima di tutto le statistiche. Il nostro analista si trova in difficoltà questa volta vista la penuria di dati. Statisticamente gli azzurri partono largamente favoriti ma le sfide sono molto poche e di poco interesse. Del resto la Lituania non si è mai qualificata a Mondiali ed Europei, se non si contano le partecipazioni sotto l’egida dell’URSS. Ad oggi l’unico torneo in cui ha partecipato sono le Olimpiadi del 1924. Solo 7 sono le sfide tra le due nazionali, la prima nel 1995. Due i pareggi, e zero vittorie per i baltici che si avvicinano alla sfida di questa sera con la sola speranza di non perdere.

A vederla così, con tutti i giocatori che militano in squadre di Serie B se non inferiori o comunque nel non blasonato campionato lituano (per dire l’unica squadra di Serie A è il Jamshedpur, squadra della Super Ligue indiana) è la classica sfida Davide contro Golia. Dove l’Italia è giustappunto Golia che, si sa, di solito non fa una bella fine.

Caravaggio, Davide con la testa di Golia II. Olio su tela, 1607.

Ecco quindi perché la FIL pensa che questa ha buone chances di entrare nella storia della lose:

  • Wake me up when September ends – Nei 7 incontri passati la Lituania è riuscita a segnare solo un gol, in uno dei due pareggi. Esattamente era il settembre 2006 a Napoli ed eravamo freschi freschi Campioni del Mondo. Si giocava per le qualificazioni ad Euro 2008 ed abbiamo pareggiato 1-1 andando anche sotto di un gol al 21′. Notate delle analogie?
  • Lascia o raddoppia – Il record di partite senza sconfitta aggiunge pressione alla pressione. Non solo dobbiamo vincere per dare un segnale forte alla Svizzera (e non solo) e fare un passo decisivo verso la qualificazione ai prossimi mondiali, ma si vuole continuare la striscia positiva di partite senza sconfitta. Statisticamente una sconfitta deve arrivare prima o poi. Insomma si ha doppiamente tutto da perdere e poco da guadagnare.
  • X fisso – Dopo il pareggio contro la Svizzera “Mancini non sa più vincere” è diventato il titolo più in voga di quasi tutti i giornali sportivi e non solo. In effetti sono 4 partite che l’Italia “non vince” (i rigori non contano).
  • Beneficio del dubbio – Sarà un’Italia piena di giovani e soprattutto senza Immobile (non che abbia segnato molto ultimamente), Insigne, Verratti, Chiesa, Emerson e Bonucci. Mancini cambia e schiera il turnover. Sparaglia tutto e cambia. Forse troppo?
  • Je suis Golia – L’Italia in versione da favorita ha sempre un po’ steccato. Vi dice niente il facilissimo girone del mondiale 2010 (quarti in un girone con Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia), o ancora la sconfitta contro il Costa Rica nel 2014. Ha un po’ la sindrome da Golia che si fa sempre massacrare dal Davide di turno.

Stasera ore 20:45, appuntamento a Reggio Emilia per vedere se Golia resterà con la testa attaccata alle spalle. Male che vada c’è “Lo chiamavano Jeeg Robot” su Rai Movie, basta cambiare canale.

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