Storie di Lose – Come ribaltare una tradizione lunga 54 anni

Per accompagnare gli ultimi giorni che ci separano dall’inizio di questo Euro2020 (o 2021 che dir si voglia), si parlerà delle partite degli Europei di calcio degli ultimi anni con un alto tasso lose.

Gli esempi, come vedremo, non mancano.

Oggi in particolare, tratteremo di Italia-Germania di Euro2016, partita alla quale noi della FIL siamo particolarmente legati perché, per una serie di ragioni personali e non, è stata l’ultima partita della nazionale di calcio che abbiamo visto.

Contesto: Eurro 2016, in Francia. L’Italia di Conte è inspiegabilmente riuscita a battere nel girone di ferro il favorito Belgio e agli ottavi la Spagna campione in carica, ben lontana dal loro fulgido passato.

Ci si ritrova quindi ai quarti di finale contro la Germania campione del mondo in carica. Come tutti sanno Italia-Germania è un grande classico ma è anche, purtroppo oseremmo dire, la bestia nera della lose. Per quanto si impegnino, i crucchi non sono mai e sottolineamo MAI riusciti a batterci nella fase finale di un torneo. Il massimo che sono riusciti a fare è strappare un pareggio.

A giudicare da come girano le cose, dopo qualche minuto si capisce che forse la lose avrà la meglio questa volta. I tedeschi ci schiacciano su tutti i fronti anche se bisogna aspettare il 65’ per vedere Ozil sbloccare il punteggio. A questo punto uno potrebbe pensare alla goleada, invece no. I tedeschi si ricordano che contro di noi proprio non sanno vincere ed anzi al ’77 Boateng ci viene incontro e, pensando di giocare a basket, ci regala il rigore del pareggio che Bonucci trasforma.

Boateng come Jordan

Sgomenti per questa follia, si va ai supplementari e poi ai rigori. E che rigori.

La serie sembra infinita ma fortuna che ci pensano i nostri a chiuderla. Prima Zaza con un nuovo passo di danza spedisce il pallone nell’etere. Pellé, pensandosi Totti o Pirlo, decide che Neuer non è uno dei portieri più forti del mondo e prima di tirare il rigore decisivo gli mima il gesto del “cucchiaio”. Ovviamente sbaglia.

Bonucci, che si era già giocato il jolly-rigore in partita, decide di mirare al palo, riuscendoci con una precisione certosina. E poi il povero Darmian al nono rigore della serie, che mai si sarebbe sognato di dover tirare quella sera (leggenda vuole si fosse avviato verso la doccia), ci manda tutti a casa con un rigore mollo, di malesaniana memoria.


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