Storie di Lose – Euro 2000, ovvero quando imparammo a ritappare una bottiglia di spumante

Ultimo episodio di “Storie di Lose” europee.

Oggi invece vogliamo parlare di un’altra finale, quella di Euro 2000. Una finale speciale, persa in un modo particolare che ci ha iniziato al culto della lose. Il nostro legame speciale con la sconfitta che dura ormai da 21 anni e che ci ha spinto a creare la FIL, parte da qui.

Rotterdam, 2 luglio 2000, ore 21:47 circa.

L’Italia di Zoff è ad un minuto dalla conquista del suo secondo titolo europeo e, più in generale, di una prima vittoria dal 1982. Dopo la delusione di Italia 90 e USA 94, abbiamo l’occasione del riscatto.

Del Vecchio al 55’ ci regala l’1-0 che basterebbe a sigillare un torneo quasi perfetto. 1-0 e poi si inizia a fare l’Italia: catenaccio e contropiede come solo noi sappiamo fare, come è scritto nel nostro DNA.

Tattica rischiosa certo, ma sembra funzionare. Zidane ed i campioni del mondo in carica non girano e la Francia rimane a secco. Anzi avremmo anche qualche occasione per il raddoppio se solo Del Piero la mettesse dentro. Siamo ad un minuto dalla fine, nella calda notte estiva italiana si iniziano già a sentire i clacson e le trombette.

Siamo tutti in piedi nelle piazze, nei bar, nelle case, aspettando il fischio finale per urlare e festeggiare.

Ed è in quel momento che il demone della lose colpisce.

Barthez rilancia, colpo di testa sbagliato di Cannavaro, Wiltord recupera la palla, scarta di lato e tira un siluro rasoterra.

1-1.

Toldo, battuto, si copre la faccia con le manone.

Di colpo c’è silenzio.L’aria calda si fa pesante.

Intontiti si va ai supplementari con l’ombra del Golden Goal sul groppone.

O meglio, i Francesi vanno ai supplementari. I nostri rimangono con l’urlo strozzato in gola e lo sguardo perso nel vuoto. Nel primo supplementare bastano 13 minuti a Trezeguet per spingerci nel baratro.

Golden Gol.

Europeo perso.

Fine.

Le strade rimarranno silenziose a sud delle Alpi quella calda notte d’estate, mentre milioni di italiani cercano di ritappare le bottiglie di spumante già stappate.

Senza riuscirci.

Noi della FIL sono 21 anni che ci stiamo provando.

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